«Sui rapporti con lopposizione Strassoldo ha dichiarto
cose che non concordano con la veritá». I capigruppo
dellopposizione, Franco Jacob (Margherita), Pietro Del Frate
(Ds), Giordano Menis (Gruppo misto) insieme al portavoce Flavio
Pressacco e al vicepresidente vicario del consiglio provinciale,
Ermenegildo Toso, nel replicare allintervista concessa dal
presidente della Provincia al nostro giornale, ci tengono a sottolineare
che per quanto riguarda i rapporti con lopposizione, «Strassoldo
cerca di ricondurre tale positività esclusivamente alla sfera
dei rapporti interpersonali. A suo avviso gli esponenti dellopposizione
possono dividersi in due tipi, con differente motivazione a un atteggiamento
collaborativo. Un primo gruppo sarebbe costituito da ex (sic)
consiglieri di esperienza che hanno anche in passato collaborato
con la maggioranza». Secondo gli stessi membri dellopposizione,
infatti, «lessere stati colleghi in precedenti governi
provinciali di centro-sinistra di membri dellattuale maggioranza,
nel frattempo approdati al centro-destra, sembra essere, nellanalisi
di Strassoldo, una forte spinta a un atteggiamento di morbida collaborazione».
Un secondo gruppo, invece, sarebbe formato da «sindaci o ex
sindaci che hanno interesse ad avere un buon rapporto con la provincia
e a trovare, con il governo della stessa, forme di convivenza e
dialogo», evidentemente nella speranza di trarne profitto
per le rispettive amministrazioni piuttosto che nel timore di ritorsioni
o provvedimenti punitivi». Un quadro, questo, che non piace
agli uomini di Pressacco: «Limmagine dellopposizione
che questa analisi suggerisce - spiegano - è quella di un
gruppo di collaborazionisti e opportunisti che, a quanto sembra,
divengono ancor più graditi, per la capacità
di identificare subito errori formali (sic) da parte dellamministrazione».
Inutile dire che il vice presidente vicario del consiglio provinciale,
i capigruppo e il portavoce dellopposizione non si riconoscono
in «questa visione elusiva, riduttiva, offensiva e palesemente
falsa dellopposizione». «I buoni rapporti intercorsi
finora fra maggioranza e opposizione non derivano da motivazioni
personali ma sono il frutto di un limpido patto di correttezza istituzionale»
spiegano prima di ricordare che il patto proposto dallopposizione
fin dalla prima seduta del consiglio provinciale, è stato
«fatto proprio dai gruppi della maggioranza, e tradotto in
un ordine del giorno approvato allunanimità in consiglio».
Detto questo i membri dellopposizione aggiungono: «In
questo patto non abbiamo rivendicato alcuna impropria posizione
di potere o sottogoverno, esigendo solo che fossero riconosciute
quelle prerogative nella composizione dellufficio di presidenza,
nelle commissioni di garanzia, nelle nomine a cariche esterne di
competenza consiliare, che ci consentono di fare bene il nostro
mestiere, cioè lopposizione, mettendo a frutto in modo
trasparente e non collusivo quelle doti di esperienza, competenza
e conoscenza dei problemi che ci vengono riconosciute».
«Riteniamo che anche la maggioranza possa a sua volta operare
al meglio in una cornice appropriata. Noi abbiamo garantito unopposizione
seria e responsabile e non strumentale od ostruzionistica. E questo
tipo di opposizione continueremo a fare fintanto che il patto di
correttezza sarà rispettato» fanno sapere Pressacco,
Toso, Jacob, Del Frate e Menis, nel sottolineare che queste sono
«le vere ragioni istituzionali e non personalistiche del buon
rapporto fra maggioranza e opposizione. Siamo francamente sconcertati
- concludono - che solo Strassoldo non le abbia capite ».
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