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Cerimonia con Fassino e Corleone
Nuovo tribunale. Oggi l'apertura tra le polemiche
Il Centro, 26.2.2001

r.o.

ORTONA. E' un taglio del nastro condito da polemiche quello del nuovo palazzo di giustizia, oggi alle 10. Ad alcune forze politiche non è piaciuto il manifesto con cui l'amministrazione comunale si attribuisce i meriti dell'opera. Per la portavoce dei Verdi, Annalisa Iannucci, «Franco Corleone, sottosegretario alla Giustizia, non ha bisogno di una difesa d'ufficio ma quest'ennesimo scippo (da parte del Comune, ndc) del lavoro altrui è paradossale e poco dignitoso. Tutti sanno che quest'opera», ha detto Iannucci, «iniziata oltre un decennio fa per ospitare la pretura e rimasta ferma per parecchio tempo per intralci vari, è stata ripescata e voluta da Corleone che l'ha dapprima imposta al suo ministero e poi fatta finanziare fino alla realizzazione. Il sindaco non può attribuirsi meriti perché ha provveduto agli allacci che la legge gli impone e a qualche rifinitura».
Per Tommaso Coletti, esponente del Ppi, «finalmente una grande opera cominciata nel 1986 è stata portata a termine. E' bene ricordare che l'iniziativa è stata voluta dall'amministrazione del compianto sindaco Alessandro Di Bartolomeo, con l'ausilio dell'ingegnere Gudens Scaramazza. La presenza dell'allora sottosegretario alla giustizia, il senatore Germano De Cinque, e del ministro dei lavori pubblici, Ferri, ha fatto ottenere il primo finanziamento di 2 miliardi e mezzo. L'arrivo del sottosegretario Corleone, che ha lavorato per Ortona e per vederla riconosciuta come sede distaccata di tribunale, ha consentito il completamento dell'opera».