"La Conferenza dei capigruppo alla Camera dei Deputati ha finalmente
iscritto nel calendario dell'Aula di Montecitorio la discussione
generale sul provvedimento che regolamenta la concessione della
liberazione anticipata ai detenuti e prevede il rimpatrio dei detenuti
stranieri che abbiano un residuo di pena breve e non si siano macchiati
di reati gravi.
Nella seduta del 12 febbraio le forze politiche e i deputati avranno
l'occasione di confrontarsi in Parlamento su un provvedimento che
alla fine della legislatura rappresenterebbe un segno meditato di
attenzione verso un mondo che nell'anno passato è stato sottoposto
inutilmente ad illusioni e speranze. A nome del Governo sosterrò
le ragioni del testo la cui approvazione agevolerebbe il processo
di riforma del carcere e l'opera di tutti coloro che lavorano in
questa delicata situazione.
Il Senato sarà invece impegnato nei giorni che vanno dal
6 all'8 febbraio per la discussione e la votazione del testo che
riguarda le detenute madri e la liberazione dei bambini dal carcere.
Mi auguro che l'approvazione di questa proposta conduca rapidamente
alla conclusione positiva dell'iter parlamentare.
Ho deciso, quindi, di continuare la mia azione non violenta di
digiuno, di dialogo e di riflessione almeno fino al conseguimento
di un risultato chiaro, certo e comprensibile, di portata forse
illimitata, ma di grande valore simbolico.
Il mondo del carcere deve essere un luogo trasparente e non può
essere considerato un momento di rimozione delle ferite sociali."
Roma, 1 febbraio 2001
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