Stampa

La minoranza contesta: confronto in tempi stretti
Il Messaggero Veneto, 5 dicembre 2001


«Abbiamo compiuto uno sforzo per sancire l'ambizioso modello di Provincia che pensiamo e che vorremmo» ha dichiarato l'assessore alle riforme istituzionali, Lanfranco Sette (nella foto). «Questa proposta - ha aggiunto - è il risultato fondamentale di un lavoro di squadra, un cammino che abbiamo portato avanti con la competente commissione provinciale e con la conferenza dei capigruppo e che è giunto poi in consiglio volendo valorizzare al massimo il ruolo dell'assemblea nelle questioni istituzionali. Riteniamo che questo documento possa contribuire all'avvio concreto della devoluzione».
La minoranza si è fatta subito sentire. Non tanto per i contenuti che sono stati largamente condivisi, quanto per i tempi ristretti nei quali è stata costretta a valutare la proposta della Giunta, come hanno sottolineato, ad esempio, il consigliere Renato Antonelli (Ds) e Giancarlo Tonutti (La Margherita).
Ha rincarato la dose l'intervento di Flavio Pressacco, portavoce dell'intera minoranza: «La Giunta sembra aver gestito gelosamente la questione, probabilmente per fare marketing politico. Ma ha senso quest'impostazione che non rende la Provincia tutta protagonista su un tema decisivo?». E' poi entrato nel vivo Franco Corleone (Verdi): «Il documento è stato presentato secondo un basso profilo e non esplicita lo scontro politico e ideale che, inevitabilmente, ci sarà tra le due maggioranze della Casa delle libertà (questa e quella regionale). Non possiamo lasciare che il problema sia risolto in altra sede».
Alla fine, la discussione ha reso più agevole il raggiungimento dell'accordo tra maggioranza e minoranza, entrambe aperte al dialogo ed al confronto. Infatti, come anticipato, hanno votato compatte. «Non sarebbe stato un bene - ha infatti sottolineato Strassoldo - rimandare la devoluzione, un atto necessario per porre in essere una concreta semplificazione delle procedure e per avvicinare quindi la Provincia alle esigenze dei cittadini, fornendo loro servizi migliori».
A.Ro.