una
città per il territorio
é indispensabile un reale decentramento amministrativo: creare
una vera e propria città policentrica. Istituire centri decisionali
di periferia che diano risposte immediate alle esigenze dei cittadini
e garantiscano la gestione diretta delle scuole e dei servizi alle persone.
Comitati delle contrade e consigli di quartiere con autonomia finanziaria
e gestionale come espressione di un bilancio partecipato,
accanto a strutture pubbliche e centri civici e culturali a disposizione
delle tradizioni e peculiarità delle contrade e delle ville ortonesi.
Occorre un rilancio dei trasporti pubblici e dei collegamenti stradali
e metropolitani con lutilizzo del tracciato della ferrovia Sangritana.
Le contrade delle fiere con manifestazioni di settore (agricolo, alimentare
e artigianale) decentrate sulle piazze delle contrade.
una città adriatica
La crescita delle relazioni culturali, economiche e sociali inizia dal
Porto: potenziare le infrastrutture esistenti, banchine per lo scalo
merci efficienti, completamento dei collegamenti viari e ferroviari
con lentroterra (adeguamento dellasse marrucino); piano
regolatore portuale che scelga le aree di sviluppo. Un collegamento
diretto tra il centro storico e il porto: una scala mobile che unisca
mare e collina.
Valorizzazione delle risorse naturali con la cura del mare, delle spiagge
e della costa: parco della costa teatina e ripascimento del lido Saraceni.
Una città che grazie alla sua posizione naturale diventi uno snodo
importante sul corridoio adriatico, nel bacino del mediterraneo e verso
laltra sponda dellAdriatico in questa fase di allargamento
ad est dellUnione europea.
un ambiente favorevole al lavoro e alla produzione
Il rilancio dellagricoltura passa attraverso la rivalutazione
del lavoro nei campi e dei valori della cultura contadina, incentivando
la produzione di qualità del settore vitivinicolo e dellolio
di oliva con marchi controllati e garantiti ed anche attraverso una
opera di riconversione dei terreni per unagricoltura fondata sulle
tecniche di coltivazione biologica. Incentivare la rete delle aziende
agrituristiche e agricole con fondi per giovani imprenditori orientati
sulle nuove coltivazioni.
Promuovere lartigianato locale favorendo la nascita di nuove botteghe
e avviando nuove lavorazioni legate alle aziende del territorio, vinicole,
alimentari, cantieristica navale.
Adeguare e sviluppare le strutture turistiche e lanciare un consorzio
per la promozione e la pubblicizzazione del turismo balneare (cura della
costa e delle spiagge), del turismo verde (fattorie e aziende agrituristiche)
e del turismo culturale (manifestazioni di livello nazionale ed internazionale)
offrendo un prodotto valido ed appetibile per tutto lanno.
Intensificare loccupazione industriale creando ununica direttrice
industriale mare-monti che veda Ortona come Comune capofila del consorzio
industriale della Marrucina.
una città giovane
Le nuove generazioni rappresentano una risorsa fondamentale per il futuro
della città e dunque devono essere ascoltate e rese protagoniste.
Investire sullenergia dei giovani significa innanzi tutto riconoscere
come un valore il loro antagonismo e fare i conti con i rischi di marginalità
della condizione giovanile.
Creazione di una rete di luoghi per i giovani, non comunali ma sostenuti
e favoriti dallintervento del Comune in rapporto con le esperienze
e le aspirazioni dellassociazionismo giovanile della città;
una rete che renda possibile sostenere il protagonismo giovanile nelle
aree dellimpegno sociale, della pace, della musica, del tempo
libero, della cultura, dello sport, attraverso lautogestione delle
iniziative e degli spazi. Prestito donore comunale per la realizzazione
di progetti specifici tesi a valorizzare le capacità dintrapresa
e creatività dei giovani.
Politiche abitative per favorire la nascita di nuove opportunità
di vita autonome per i giovani (dalle giovani coppie, agli studenti
con la formazione di un campus universitario);
Costituzione di un Forum permanente sui problemi del disagio giovanile,
di un Osservatorio che sia in grado di monitorare in tempo reale le
situazioni e le modificazioni in atto, di indicare politiche di prevenzione.
una città bella
La bellezza come valore che caratterizza la politica cittadina attraverso
un piano architettonico di recupero delledilizia storica con contributi
agevolati; una politica della bellezza per costruire il nuovo (utilizzando
anche le nuove tecniche della bioarchitettura) che dia unimpronta
armonica al sistema urbano dellintero comprensorio. Ammodernare
la città e il suo territorio nei servizi primari (partendo da una
efficiente rete idrica e stradale) per rendere concreta la rinascita
delle frazioni e sanare una situazione di estremo degrado e trascuratezza.
Una città che punti alla raccolta differenziata come valore economico
da sfruttare (meno tasse per il cittadino e meno pattume in discarica)
e su cui investire tecnologicamente con nuovi impianti di riciclaggio.
Un piano dei trasporti pubblici che prevede lutilizzo di mezzi
adatti ai percorsi del centro urbano e sul territorio di minore impatto
ambientale. Una città senzauto e con un piano traffico che
progetti piccoli parcheggi cittadini, piste ciclabili, isole pedonali
e che restituisca alla collettività i suoi parchi e le sue aree
verdi: una città a misura dei bambini. Il cuore di ogni città
nella sua piazza, per Ortona questo cuore piazza San Tommaso,
una piazza da pensare e progettare.
una città aperta alla cultura
La crescita di una città si misura anche dalla sua capacità
di offrire spazi culturali. Per dare queste opportunità
necessario sviluppare innanzitutto un sistema di formazione universitario.
Luniversità ad Ortona deve essere legata alle sue naturali
vocazioni e alla sua storia, al mare, alla terra, alla tradizione musicale.
Università del mare: corso di laurea di progettazione portuale
e designer navale; università della terra: corso di laurea in scienza
dellalimentazione mediterranea; università della musica:
corso di laurea in etnomusicologia e laboratori di liuteria.
La città della cultura deve anche mettere in rete le risorse intellettuali
e materiali attraverso un circuito gli spazi e le strutture esistenti.
Un circuito della cultura: Sala Eden, convento di SantAnna e Teatro
Vittoria, il Castello Aragonese, palcoscenico naturale ed architettonico
di suggestiva bellezza, Palazzo Farnese e Palazzo Corvo dovranno rappresentare
centri propulsivi di cultura e produrre grandi eventi che diano slancio
allo sviluppo del centro storico. Un progetto che richiede la presenza
di un regista e di un direttore artistico di valore internazionale.
Una città che vuole crescere culturalmente deve valorizzare quelle
personalità ortonesi che in ogni campo, in Italia e nel mondo,
hanno raggiunto traguardi prestigiosi costituendo una Consulta